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Psicologia [PSIC]

Facoltà di PSICOLOGIA

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento PSICOLOGIA
Durata 2 Anni
Crediti 120
Tipo di Corso Corso di Laurea Magistrale
Normativa D.M. 270/2004
Classe di Laurea LM-51 – Classe delle lauree magistrali in Psicologia
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso
Titolo di Scuola Superiore

Scienze e Tecniche Psicologiche (D.M. 270/04) [STPS]

Facoltà di PSICOLOGIA

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE
Durata 3 Anni
Crediti 180
Tipo di Corso Corso di Laurea
Normativa D.M. 270/2004
Classe di Laurea L-24 – Classe delle lauree in Scienze e tecniche psicologiche
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso Titolo di Scuola Superiore

Status professionale conferito dal titolo

Il laureato potrà accedere alla professione di Specialista in Scienze e Tecniche Psicologiche
Potrà inoltre accedere alla Laurea Magistrale in Psicologia ed eventualmente, in seguito al diploma di laurea Magistrale alla formazione post laurea.
Il Corso di Laurea consente l’acquisizione di alcune competenze professionali utili per una circoscritta operatività come suggerito dall’Ordine degli Psicologi, sotto la direzione di uno psicologo Senior nei seguenti contesti: istituzioni, aziende e organizzazioni sociali pubbliche e private, scuole di ogni ordine e grado.

Caratteristiche prova finale

La prova finale consiste nella preparazione di un elaborato scritto o di una ricerca di tipo tecnico-applicativo (nelle discipline che lo consentono), su un argomento concordato con un docente responsabile di uno degli insegnamenti presenti nel piano di studi del candidatoe nella successiva discussione di fronte a una commissione di professori nominata dal Preside. Al momento dell’assegnazione della tesi il relatore indica una bibliografia essenziale che il laureando, col suo assenso, può integrare. Il lavoro si svolge sotto la guida del relatore, che ne verifica lo stato di avanzamento e comunica al candidato il parere positivo finale.
Il contenuto dell’elaborato scritto potrà avere ad oggetto una delle seguenti tipologie di riferimento:
– approfondimento metodologico connesso a un insegnamento o ad altra attività didattica;
– elaborazione di un caso di studio;
– presentazione della rielaborazione di un’esperienza di tirocinio;
– eventuale altra modalità che sarà specificata in sede di regolamento del corso di studio.
Nella valutazione della prova finale sarà presa in considerazione, oltre alla qualità del lavoro svolto, la capacità di sintesi e la qualità della presentazione in forma orale e scritta delle attività svolte.

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea in Scienze e tecniche psicologiche. Il titolo conseguito appartiene al primo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale, consente la qualificazione di dottore e la possibilità di effettuare l?esame di stato per l?accesso all?albo B degli psicologi.

Obiettivi formativi specifici

La formazione del laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche è finalizzata all’acquisizione di conoscenze teorico-metodologiche inerenti le discipline psicologiche, tra cui quelle relative ai processi cognitivi e alle loro basi neurali, quelle psicosociali e dello sviluppo, quelle provenienti dalle discipline umanistiche delle scienze umane e dell’educazione, quelle cliniche e quelle di metodologia della ricerca.
Specifica attenzione verrà inoltre accordata all’acquisizione di strumenti tecnico-professionali indispensabili per l’inserimento nel mondo del lavoro. Infatti i laureati potranno svolgere attività professionali in contesti differenti, tra cui quelli psicosociali, della formazione, ergonomici, della valutazione psicodiagnostica,della gestione delle risorse umane, dell’assistenza e della promozione della salute, in strutture pubbliche e private, nelle imprese e nelle organizzazioni del terzo settore.
Gli obiettivi formativi specifici del curriculum intendono costituire un profilo professionale in grado di operare in ambito scolastico,del lavoro e delle organizzazioni, clinico e di comunità. Per questo motivo il laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche deve essere in grado di:
– utilizzare tecniche di diagnosi, di analisi e di intervento nei processi di sviluppo, di empowerment cognitivo e di socializzazione di individui e di gruppi, all’interno di organizzazioni scolastiche, professionali ed educative;
– saper utilizzare tecniche relative alla identificazione, alla misurazione quantitativa e qualitativa e alla trattazione di problemi nelle seguenti aree: sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini; difficoltà di apprendimento e di socializzazione; dinamiche di gruppo nelle organizzazioni;
– applicare tecniche di diagnosi, di intervento e di ricerca-azione relativamente al comportamento di individui e dei gruppi nelle organizzazioni e nelle istituzioni;
– operare nelle seguenti aree di attività: gestione delle risorse umane; analisi e empowermwnt in ambito professionale; analisi del funzionamento organizzativo;
– analisi e progettazione di interventi rivolte a individui, coppie, famiglie e gruppi in situazioni di difficoltà nella sfera cognitiva, affettiva e psicosociale;
– collaborazione con altri operatori con diversa o simile formazione professionale.

Descrittori di Dublino: I – Conoscenza e capacità di comprensione

FONDAMENTI DELLA PSICOLOGIA: Acquisizione di conoscenze inerenti le principali tematiche della psicologia generale, rappresentando i più rilevanti oggetti di studio (es. percezione, apprendimento, memoria, pensiero, linguaggio, emozioni, motivazioni, intelligenza, personalità) e le principali correnti teoriche, con attenzione alla loro genesi storica e ai contesti culturali in cui si sono affermate.
FORMAZIONE INTERDISCIPLINARE: Acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione in insegnamenti caratterizzati da un alto tasso di trasversalità in un’ottica di complementarietà sinergica (spaziando dalla demo-etno-antropologia alla pedagogia sociale, dalla biologia alla fisiologia).
PSICOLOGIA GENERALE E FISIOLOGICA: Acquisizione di conoscenze di base e avanzate delle principali teorie e aree di ricerca della psicologia del pensiero, del linguaggio e della neuropsicologia.
PSICOLOGIA SOCIALE E DEL LAVORO: Acquisizione di conoscenze di base e capacità di comprensione, strumenti e metodologie d’analisi e d’intervento applicabili alla selezione, valutazione, formazione, analisi del comportamento di individui e gruppi in aziende e organizzazioni pubbliche e private.
PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA: Acquisizione di conoscenze circa le diverse metodologia della ricerca; modelli teorici rivolti alla comprensione della struttura della persona e al suo funzionamento sul piano cognitivo, affettivo, relazionale; strumenti per la valutazione psicodinamica; modellizzazione teorica e valutazione delle relazioni interpersonali; valutazione della sofferenza psichica.
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE: Acquisizione di conoscenze teorico/pratiche sui processi di sviluppo della comunicazione e del linguaggio al fine di fornire gli strumenti utili al riconoscimento di profili di sviluppo tipico e atipico e alla messa a punto di programmi di prevenzione e/o intervento circa le patologie del linguaggio.

II – Capacità di applicare conoscenza e comprensione

FONDAMENTI DELLA PSICOLOGIA: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze acquisite ai diversi ambiti dell?attività formativa in ambito professionale e aziendale (sia pubblica che privata), nonché capacità di operare professionalmente nell’ambito dei servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle scuole, alle organizzazioni e alle comunità;
FORMAZIONE INTERDISCIPLINARE: Acquisizione della capacità di applicare in un contesto pratico le conoscenze acquisite in maniera sinergia e idonee a fornire strumenti pratico-operativi.
PSICOLOGIA GENERALE E FISIOLOGICA: Acquisizione della capacità di applicare anche in chiave critica le conoscenze e le comprensioni con una spiccata abilità nella ricerca applicata ai diversi ambiti operativi e professionali;
PSICOLOGIA SOCIALE E DEL LAVORO: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze acquisite non solo relativamente alla propria attività professionale, ma con uno sguardo critico più ampio anche al complesso meccanismo del mondo del lavoro pubblico e privato.
PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze acquisite con particolare riferimento ai principali modelli teorici del funzionamento psicologico non-clinico e delle principali forme di sofferenza psicopatologica, con capacità di somministrazione e di interpretazione dei principali strumenti di assessment psicologico (colloquio di valutazione e supporto psicologico-clinico, test, questionari, scale di autovalutazione); a fornire le metodologie specifiche necessarie per la progettazione, conduzione e valutazione di interventi di sostegno alla persona di natura psicodinamica.
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze acquisite alla propria attività professionale.

III – Autonomia di giudizio

Grazie alla formazione teorica, metodologica, pratica, e dopo la discussione dell’elaborato finale e l’espletamento del tirocinio, i laureati in Scienze e Tecniche Psicologiche saranno in grado sia di collaborare con lo psicologo Senior, sia di svolgere alcune attività in autonomia. In particolare, il laureato saprà svolgere le attività di documentazione, osservazione con modalità strutturata o non strutturata, condurre indagini sperimentali; saprà utilizzare un linguaggio tecnico-scientifico; sarà in grado di usare i più importanti strumenti psicodiagnostici, in modo critico e consapevole, utili allo psicologo Senior per elaborare diagnosi; collaborare alla progettazione di interventi per promuovere la crescita individuale e l’integrazione sociale; applicare conoscenze ergonomiche alla progettazione di tecnologie per il miglioramento delle capacità individuali e delle interazioni sociali.
L’autonomia di giudizio, la discussione di eventuali pregiudizi e stereotipi, la capacità di formulare giudizi autonomi capaci di comprendere e interpretare la realtà in cui i laureati si troveranno a operare vengono perseguiti grazie a un attento esercizio del pensiero critico nelle attività formative, sia durante le lezioni e le esercitazioni, sia nelle applicazioni realizzate attraverso attività seminariali. Tale capacità viene opportunamente valutata anche nelle verifiche d’esame.
Viene inoltre sollecitata la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche della professione psicologica.
Al termine del percorso gli studenti dovranno essere in grado di assumere la propria parte di responsabilità nelle azioni professionali a cui la laurea li prepara, e di valutare la pertinenza e correttezza deontologica delle richieste loro avanzate e dei loro interventi.
Al conseguimento di questo obiettivo sono dedicati sia momenti specifici all’interno di alcuni insegnamenti sia le attività seminariali.

IV – Abilità comunicative

Per il laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche l’acquisizione di abilità comunicative è cruciale e fondamentale, poiché la sua professionalità è caratterizzata da costanti contatti con gli utenti nei vari contesti professionali. La capacità di sintetizzare e descrivere in relazioni orali e scritte dati osservativi e sperimentali, risultati di test psicometrici, misurazioni degli effetti di interventi, è necessaria anche per la collaborazione con altri psicologi e con altre figure professionali. Esse sono oggetto di apprendimento durante ogni insegnamento e vengono direttamente verificate nelle prove di esame e nel corso dei seminari. Inoltre, alcuni insegnamenti richiedono allo studente di presentare, nel corso dell’apprendimento e/o al momento della valutazione finale, relazioni orali o scritte che vengono discusse e valutate.
I laureati dovranno padroneggiare i principali strumenti della comunicazione telematica e quindi essere in grado di produrre messaggi scritti sintetici e chiari. Dovranno saper consultare fonti bibliografiche in almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento particolare agli ambiti attinenti i principali settori della psicologia.
Gli strumenti didattici destinati al conseguimento degli obiettivi indicati sono rappresentati dalle lezioni degli insegnamenti e dalle attività svolte nell’ambito dei seminari.

V – Capacità di apprendimento

laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.

Scienze dell’Educazione e della Formazione [SCEF]

Facoltà di PSICOLOGIA

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
Durata 3 Anni
Crediti 180
Tipo di Corso Corso di Laurea
Normativa D.M. 270/2004
Classe di Laurea L-19 – Classe delle lauree in Scienze dell’educazione e della formazione
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso Titolo di Scuola Superiore

Status professionale conferito dal titolo

Alcuni tra i possibili sbocchi professionali ai quali prepara il corso di laurea in Scienze dell?educazione e della formazione sono:
– consigliere di orientamento scolastico e professionale per utenti di diverse fasce di età
– esperto in formazione (progettazione e conduzione di percorsi) in differenti contesti educativi e professionali
– esperto nella didattica per l’insegnamento
– educatore professionale, di comunità e animatore socioeducativo in servizi culturali, educativi, imprese

Caratteristiche prova finale

Dopo aver superato tutte le verifiche presenti nel curriculum, ivi compresi quelli relativi alla preparazione della prova finale, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale, la quale consiste nella valutazione di un elaborato scritto su un argomento a carattere teorico e/o sperimentale applicativo, redatto in modo creativo ed originale inerente agli argomenti presenti nel curriculum.
La tesi va preparata sotto la guida di un docente relatore titolare di un insegnamento nel corso di laurea.
Possono essere componenti la commissione di valutazione della prova finale docenti, non necessariamente docenti dell’Università e-Campus, titolari di insegnamenti curricolari.
Il conseguimento del titolo è l’esito di una valutazione complessiva del curriculum di studi e della tesi di laurea da parte di apposita commissione nominata dal Rettore.
Il giudizio finale è espresso in centodecimi e, qualora la votazione finale sia quella massima, la commissione può conferire in modo unanime la lode.

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea in Scienze dell?educazione e della formazione. Il titolo conseguito appartiene al primo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale e consente la qualificazione di dottore.

Obiettivi formativi specifici

In accordo con quanto stabilito dal Decreto Ministeriale istitutivo i Laureati del Corso in Scienze dell’educazione e della formazione devono acquisire competenze teorico-pratiche relativamente alle discipline proposte, di progettazione e valutazione nei settori formativi ed educativi. Nel Corso, quindi, è previsto il conseguimento di:
-Conoscenze specifiche dei processi educativi;
-Competenze pratiche relative alla progettazione di percorsi di formazione umana;
-Competenze relative alla valutazione di specifiche abilità;
-Analisi della società multietnica;
-progettazione di interventi attività di animazione;
-Uso degli strumenti tecnologici;
-Saper condurre, nell’ambito di contesti collegiali, attività di team teaching e di collaborazione con altre figure contestuali attive.
Il percorso di studio è strutturato mediante un triennio, nel quale durante il primo anno è prevista l’acquisizione di nozioni di base nelle discipline pedagogiche e didattiche; il secondo anno si caratterizza per l’approfondimento di competenze metodologiche ed epistemologiche; infine durante il terzo anno si completa l’acquisizione di competenze pratico-operative inerenti la professione.
La gamma degli insegnamenti a scelta consente, a seconda degli interessi personali, di approfondire specifici settori disciplinari. Tali insegnamenti consentono inoltre di personalizzare l’unico percorso di studio caratterizzante previsto.

Descrittori di Dublino: I – Conoscenza e capacità di comprensione

DISCIPLINE PEDAGOGICHE E METODOLOGICO-DIDATTICHE: Acquisizione di conoscenze e capacità nell’ambito della progettazione e della valutazione dei servizi e degli interventi educativi e formativi. Analisi dei processi educativi e formativi con particolare riferimento alle metodologie e agli strumenti di gestione dei contesti organizzativi complessi.
DISCIPLINE STORICHE, GEOGRAFICHE, ECONOMICHE E GIURIDICHE: Acquisizione di conoscenze di base e capacità di comprensione dei fenomeni storici contestualizzandoli nella loro dimensione geografica.
DISCIPLINE FILOSOFICHE, PSICOLOGICHE, SOCIOLOGICHE E ANTROPOLOGICHE: Acquisizione di conoscenze inerenti i fondamenti teorici e metodologici dei processi generali di funzionamento mentale sia dal punto di vista fisiologico e psicologico, anche in considerazione delle differenze culturali.
DISCIPLINE LINGUISTICHE E ARTISTICHE: Acquisizione di termini e concetti di base della linguistica italiana. Capacità di analizzare la lingua italiana contemporanea
DISCIPLINE DIDATTICHE E PER L’INTEGRAZIONE DEI DISABILI: Acquisizione di conoscenze teoriche relative ai processi cognitivi con particolare attenzione alle traiettorie evolutive. Approfondimento delle principali metodiche di studio dei processi cognitivi.
DISCIPLINE SCIENTIFICHE: Implementazione delle capacità di analisi dell?attuale trasformazione culturale (per esempio in riferimento ai fenomeni migratori), attraverso la riflessione sui diversi sistemi di valori condivisi all?interno di un gruppo etnico.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE: Acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione in insegnamenti inerenti aree affini che si connotano in termini di complementarietà sinergica rispetto alle materie più strettamente caratterizzanti.

II – Capacità di applicare conoscenza e comprensione

DISCIPLINE PEDAGOGICHE E METODOLOGICO-DIDATTICHE: Declinazione pratica delle conoscenze necessarie alle consulenze pedagogiche volte a orientare percorsi individuali e collettivi sia in situazioni di sviluppo tipico che atipico. Gestione e coordinamento di servizi e organizzazioni educative, formative, di cura e di assistenza. Progettare e realizzare percorsi di formazione professionale, formazione continua, aggiornamento, riqualificazione scolastica e professionale.
DISCIPLINE STORICHE, GEOGRAFICHE, ECONOMICHE E GIURIDICHE: Capacità di declinare operativamente le nozioni acquisite, storiche e geografiche, all?interno della specifica area disciplinare.
DISCIPLINE FILOSOFICHE, PSICOLOGICHE, SOCIOLOGICHE E ANTROPOLOGICHE: Declinazione delle competenze acquisite al fine di migliorare il funzionamento dei servizi rivolti a individui, gruppi e comunità, a seconda dei diversi contesti sociali, organizzativi e di lavoro connotati attualmente da una dimensione multietnica.
DISCIPLINE LINGUISTICHE E ARTISTICHE: Applicazione delle conoscenze linguistiche al proprio ambito professionale sia esso educativo, di ricerca o di consulenza.
DISCIPLINE DIDATTICHE E PER L’INTEGRAZIONE DEI DISABILI: Applicazione degli apprendimenti in ambito educativo considerando gli stili individuali attentivi e di memo
DISCIPLINE SCIENTIFICHE: Applicazione delle competenze acquisite ai diversi contesti educativi, per esempio quelli in cui è particolarmente consistente la compresenza di diverse etnie.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE: Declinazione pratica delle conoscenze utili alla gestione e al coordinamento di servizi e organizzazioni educative, formative, di cura e di assistenza orientate allo sviluppo di percorsi individuali e collettivi sia in situazioni di sviluppo tipico che atipico.

III – Autonomia di giudizio

I laureati avranno maturato una capacità critica necessaria a pianificare, realizzare e valutare interventi pedagogici in differenti contesti sociali. Saranno inoltre in grado di progettare ricerche sui processi educativi e formativi, di utilizzare metodiche e strumenti atte alla rilevazione e analisi dei dati, nel rispetto dell’etica e della professione.

IV – Abilità comunicative

Al termine del percorso gli studenti avranno acquisito competenze e strumenti per la gestione e la comunicazione dell’informazione. Sapranno adeguare la comunicazione a differenti utenti e contesti anche in virtù delle esperienze formative maturate all’estero e negli ambienti virtuali.

V – Capacità di apprendimento

I laureati avranno maturato capacità metacognitive utili alla gestione autonoma dei processi di apprendimento, propri e altrui.
Dovranno altresì possedere un’adeguata conoscenza della cultura organizzativa dei contesti educativi e lavorativi, dimostrando attitudine al lavoro autonomo e in gruppo.
L’accertamento dei risultati conseguiti sarà garantito dalle prove di verifica previste per i singoli insegnamenti, dalle relazioni sull’attività di tirocinio certificate dai tutor (interni ed esterni), dall’elaborato finale.

Scienze delle Attività Motorie e Sportive [SAMS]

Facoltà di PSICOLOGIA

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE E SPORTIVE
Durata 3 Anni
Crediti 180
Tipo di Corso Corso di Laurea
Normativa D.M. 270/2004
Classe di Laurea L-22 – Classe delle lauree in Scienze delle attività motorie e sportive
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso
Titolo di Scuola Superiore

Status professionale conferito dal titolo

I principali sbocchi professionali della Laurea di I livello in Scienze delle attività motorie e sportive, sono rappresentati dalla attività professionale in ambito motorio e sportivo in organizzazioni ed associazioni di ordine sportivo, ricreativo, scolastico e sociale, pubbliche e private, con particolare riferimento a:
Educatore motorio nell?attività finalizzata al mantenimento e al recupero funzionale della persona, laddove abbia perso l?integrità organica e/o funzionale
Mediatore nella prevenzione dei rischi per la salute
Consulente ed operatore in società sportive, palestre, scuole, centri sportivi pubblici e privati
Preparatore fisico esperto nella programmazione dell?attività motoria e dell?allenamento

Caratteristiche prova finale

Dopo aver superato tutte le verifiche delle attività formative incluse nel piano di studio e aver acquisito i crediti necessari, ivi compresi quelli relativi alla preparazione della prova finale, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale, la quale consiste nella discussione della tesi di laurea.
Ogni laureando dovrà dimostrare di possedere la capacità di saper elaborare, redigere, presentare e discutere individualmente un elaborato scritto su un argomento a carattere teorico e/o sperimentale applicativo, redatto in modo creativo ed originale inerente gli obiettivi specifici del curriculum.
Il giudizione finale è espresso in centodecimi e, qualora la votazione finale sia quella massima, la commissione può conferire la lode.

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive. Il titolo conseguito appartiene al primo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale e consente la qualificazione di dottore.

Obiettivi formativi specifici

gli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive sono principalmente quelli tendenti a formare professionisti aventi una solida preparazione di base nell’area medico-educativa, finalizzata allo sviluppo del benessere psicofisico delle persone e fondamenti teorico-pratici necessari all’esercizio dell’educazione motoria e sportiva; inoltre il corso intende far acquisire competenze a carattere educativo, ludico e sportivo più efficaci ai fini:
– ricreativi;
– di socializzazione e prevenzione;
– di mantenimento e sviluppo della migliore efficienza fisica nelle diverse classi di età e nelle diverse condizioni fisiche;
– di comunicazione e gestione del rapporto professionale con le persone;
– di collaborazione con le diverse figure professionali che si interessano in modo olistico della persona;
– di lavorare in gruppo, in autonomia e con professionalità nei diversi contesti d’intervento.
In particolare, il laureato in Scienze Motorie dovrà saper condurre, nell’ambito di contesti collegiali, attività motorie per l’età evolutiva, adulta e anziana, con finalità
educative, riabilitative, preventive, compensative ed adattative.
Al fine di operare nella maniera più pertinente possibile, inoltre, il corso intende fornire aspetti tecnici, didattici e metodologici per conservare e promuovere la salute, anche
in chiave di prevenzione della malattia, e possedere specifiche esperienze nel campo della pratica motoria e sportiva, acquisite in attività formative professionalizzanti.
In ambito biomedico invece il curriculum prevede la conoscenza e il funzionamento:
– biologico dei processi cellulari di base degli organismi viventi;
– strutturale del corpo umano
– dei meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi vitali delle cellule e delle loro attività metaboliche;
– della fisica e della fisiologia
– delle cause delle malattie nell’uomo in relazione allo svolgimento delle attività motorie e sportive;
– dei meccanismi con cui l’attività motoria contribuisce alla prevenzione delle principali malattie cronico-degenerative;
Inoltre Il corso di laurea prevede l’acquisizione di competenze socio-psico-pedagogico quali:
– conoscenze fondamentali di psicologia generale, di pedagogia generale e speciale e di psicologia dell’età evolutiva;
In fine a livello giuridico-economico, organizzativo-gestionale il corso prevede l’acquisizione di:
– nozioni fondamentali di diritto pubblico, privato e amministrativo;
– aspetti giuridici delle professioni legate alle attività motorie e sportive;
– principali norme legislative che regolano l’organizzazione di attività motorie e sportive;
– norme deontologiche connesse alla responsabilità professionale;
– elementi di statistica e informatica.
La struttura del percorso di studi è organizzata in un triennio, nel quale il primo anno prevede nozioni di base nelle discipline motorio-sportive e biomediche, il secondo anno si caratterizza per una accentuazione medico-psicologica ed attività collaterali, infine il terzo anno completa la formazione con conoscenze non solo d’area ma di cultura professionale specifica.

Descrittori di Dublino: I – Conoscenza e capacità di comprensione

DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE: Acquisizione di conoscenze e capacità delle teorie, metodologie e didattiche degli sport individuali e del movimento umano lungo l?intero ciclo di vita, senza trascurare l?apprendimento all?interno del proprio campo di studi mediante il ricorso a strumenti didattici più tradizionali, quali libri di testo, ma anche metodologie scientifiche innovative.
AMBITO BIOMEDICO: Acquisizione delle conoscenze inerenti alla struttura e funzione del corpo umano e delle principali basi biologiche del suo funzionamento.
AMBITO MEDICO-CLINICO: Acquisizione delle conoscenze delle principali patologie che possono affliggere il corpo umano, con particolare accezione alle strutture anatomiche deputate al movimento.
PSICOLOGICO, PEDAGOGICO E SOCIOLOGICO: Acquisizione delle conoscenze delle principali teorie dello sviluppo neurobiologico dei meccanismi psichici alla base del comportamento umano nell?intero ciclo di vita, con particolare riferimento ai processi relazionali e di apprendimento che si svolgono sia nella scuola, sia in ogni ambiente dove può essere praticata l?attività motoria sotto il controllo del laureato in Scienze dell?attività motoria e sportiva.
GIURIDICO, ECONOMICO E STATISTICO: Acquisizione di conoscenze in ambito giuridico (sia sotto il profilo del linguaggio tecnico che dei contenuti) con particolare riferimento alle produzioni normative e ai diritti costituzionalmente garantiti.
STORICO, GIURICO-ECONOMICO: Acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione della dimensione civilistica del diritto nei suoi tratti essenziali

II – Capacità di applicare conoscenza e comprensione

DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE: Al laureato in Scienze delle attività motorie e sportive viene offerta la possibilità di acquisire e applicare le conoscenze da spendere nell?attività formativa in ambito sportivo particolare riguardo allo studio del movimento umano.
AMBITO BIOMEDICO: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze conseguite attraverso gli insegnamenti di questo ambito, inerenti l?anatomia e la biologia, nel campo d?azione del laureato in Scienze delle attività motorie e sportive.
AMBITO MEDICO-CLINICO: Acquisizione delle capacità di applicare le conoscenze relative a questo ambito con particolare riferimento alle tecniche di riabilitazione motoria e sportiva, volte al recupero funzionale del corpo per il suo utilizzo nelle normali attività quotidiane e nella pratica sportiva.
PSICOLOGICO, PEDAGOGICO E SOCIOLOGICO: Acquisizione delle capacità di padroneggiare le conoscenze teoriche fondamentali circa questi processi, con particolare accezione ai fattori neurobiologici che possono concorrere a creare nel soggetto condizioni di debolezza psichica.
GIURIDICO, ECONOMICO E STATISTICO: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione delle fonti del diritto e dei loro meccanismi di produzione.
STORICO, GIURICO-ECONOMICO: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite alla propria attività professionale, analizzando criticamente la realtà circostante in termini giuridici.

III – Autonomia di giudizio

Sulla base delle competenze teoriche, tecniche e pratiche acquisite, il laureato sarà in grado di:
Operare in autonomia le scelte analizzando qualità, valore e significato dei programmi e interventi di allenamento in relazione all’età, al genere, alla condizione psico-fisica e delle altre caratteristiche specifiche dell’atleta e del tipo di attività sportiva in relazione agli obiettivi.
Valutare le caratteristiche e le criticità dei diversi contesti di sviluppo dove viene praticata l’attività motoria, individuando eventuali situazioni di disagio e indirizzando l’individuo verso altre figure professionali, dimostrando abilità di lavoro di rete.
Mediante gli insegnamenti afferenti all’ambito giuridico, al laureato di Scienze delle attività motorie e sportive sono resi evidenti gli aspetti di responsabilità penale e civile, dei comportamenti devianti sia dell’operatore professionale in ambito motorio e sportivo sia dei soggetti che a lui si affidano.

IV – Abilità comunicative

Grazie alla presenza nel Corso di laurea di insegnamenti afferenti all’area psicologica e pedagogica, il laureato sarà in grado di gestire gruppi e singoli individui praticanti attività motorie e sportive in tutte le fasi di crescita. In particolare, egli sarà in grado di:
Comunicare adeguatamente le modalità di svolgimento del lavoro, gli scopi attraverso la capacità di stimolare la partecipazione individuale e di gruppo con un’adesione consapevole da parte dell’utenza.
Motivare, coinvolgere e rassicurare la propria utenza rispetto alla realizzazione dell’attività.
Esporre in maniera adeguata e convincente le proprie competenze professionali al fine di favorire il proprio collocamento nel mondo del lavoro.
Tutte queste abilità che presuppongono il raggiungimento di obiettivi precedentemente individuati nel Corso di laurea, verranno sviluppate all’interno di unità didattiche attraverso attività in aula, individuale e di gruppo in risposta a diversi quesiti proposti dal docente. Tali attività potranno essere erogate anche in teledidattica.

V – Capacità di apprendimento

La necessità di un continuo aggiornamento scientifico e professionale anche dopo la conclusione degli studi, è prerogativa fondante del Corso di laurea. Grazie all’acquisizione delle nozioni impartite con gli insegnamenti compresi negli ambiti biologico, medico, psicopedagogico, giuridico economico, motorio e sportivo, vengono forniti allo studente anche gli strumenti culturali ed operativi per accedere alle banche dati scientifiche, il cui accesso sarà favorito dalla conoscenza della lingua inglese, che lo studente avrà acquisito in seguito al superamento dell’esame dedicato.

Lingue e Letterature moderne e Traduzione Interculturale [LLTI]

Facoltà di LETTERE

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento LINGUE E LETTERATURE MODERNE E TRADUZIONE INTERCULTURALE
Durata 2 Anni
Crediti 120
Tipo di Corso Corso di Laurea Magistrale
Normativa D.M. 270/2004
Classe di Laurea LM-37 – Classe delle lauree magistrali in Lingue e letterature moderne europee e americane
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso
Titolo di Scuola Superiore

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne e Traduzione Interculturale. Il titolo conseguito appartiene al secondo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale e consente la qualificazione di dottore magistrale.

Filologia Moderna [FIMO]

Facoltà di LETTERE

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento
FILOLOGIA MODERNA
Durata 2 Anni
Crediti 120
Tipo di Corso Corso di Laurea Magistrale
Normativa
D.M. 270/2004
Classe di Laurea
LM-14 – Classe delle lauree magistrali in Filologia moderna
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso Titolo di Scuola Superiore

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea Magistrale in Filologia Moderna. Il titolo conseguito appartiene al secondo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale e consente la qualificazione di dottore magistrale.

Lingue e Culture Europee e del resto del Mondo [LCEM]

Facoltà di LETTERE

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento
LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Durata 3 Anni
Crediti 180
Tipo di Corso Corso di Laurea
Normativa
D.M. 270/2004
Classe di Laurea
L-11 – Classe delle lauree in Lingue e culture moderne
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso Titolo di Scuola Superiore

Letteratura, Arte, Musica e Spettacolo [LAMS]

Facoltà di LETTERE

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO
Durata 3 Anni
Crediti 180
Tipo di Corso Corso di Laurea
Normativa D.M. 509/1999
Classe di Laurea 5 – Classe delle lauree in lettere
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso Titolo di Scuola Superiore

Design e Discipline della Moda (D.M. 270/04) [MODA]

Facoltà di LETTERE

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento DESIGN E DISCIPLINE DELLA MODA
Durata 3 Anni
Crediti 180
Tipo di Corso Corso di Laurea
Normativa D.M. 270/2004
Classe di Laurea L-3 – Classe delle lauree in Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso
Titolo di Scuola Superiore

Status professionale conferito dal titolo

I laureati nel corso di laurea in design e discipline della moda possono svolgere attività? sia nel settore privato e pubblico sia come liberi professionisti:

– nell’industria tessile, della moda, dell’arredo di Interni, dal lavoro dipendente e parasubordinato, all’atelier e allo studio professionale, alle tecniche di produzione, alla gestione e direzione d’azienda;
– presso aziende, luoghi espositivi, enti fieristici, agenzie pubblicitarie, editoria specialistica, uffici stampa di case di moda e di design degli interni;
– nelle imprese e nelle istituzioni che organizzano eventi culturali, di costume e sfilate di moda, come responsabile di produzione o consulente.

Caratteristiche prova finale

La prova finale, denominata esame di laurea, prevede un elaborato scritto sotto la supervisione di un docente e con l’eventuale assistenza di uno o più tutori disciplinari attinente a una delle materie del corso . Nell’elaborato (redatto in italiano o in una lingua straniera a scelta tra francese, inglese, e spagnolo) lo studente dimostrerà l’ acquisizione di specifiche competenze culturali e capacità di elaborazione critica secondo modalità che saranno stabilite dal Consiglio di studio competente.
L’argomento, pur trattato in modo originale, dovrà essere quanto mai specifico e circoscritto in modo da consentire di svolgere l’elaborato nell’arco del triennio. Sarà garantita la qualità del lavoro sia nei contenuti che nella forma. La prova finale viene discussa in sede pubblica nel corso nella quale vengono valutati: 1) completezza e rigore del lavoro; 2) metodologia; 3) risultati conseguiti e chiarezza espositiva. Il punteggio finale sarà espresso in centodecimi con l’eventuale assegnazione della lode

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea in Design e Discipline della Moda. Il titolo conseguito appartiene al primo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale e consente la qualificazione di dottore.

Obiettivi formativi specifici

Obiettivo del corso è quello di fornire un’adeguata formazione di base (storico-artistica, psicosociologica, estetica, giuridica, gestionale) relativa ai processi del design della moda o/e degli interni. In generale il corso di laurea si prefigge lo scopo di formare un esperto in grado di confrontarsi con le innovazioni e le dinamiche nei vari settori della design della moda e degli interni e prepara gli studenti ad affrontare problematiche culturali, tecnologiche, produttive stimolandone la creatività sia comunicativa sia ideativa.
In particolare i futuri professionisti dovranno conoscere adeguatamente gli strumenti e le tecniche relativi alla rappresentazione del prodotto di design sia esso di moda che d’interni (il disegno per l’ideazione, tecnico, analogico e digitale, la fotografia, la geometria per la descrizione dei modelli sia ideativi che di progetto), le tecniche di rappresentazione delle immagini e dei linguaggi visivi, la conoscenza dei meccanismi di percezione visiva. Dovranno inoltre possedere gli elementi di base dell’attività di progetto (articolazione della gamma di prodotto e della collezione, ecc.) e di tutto ciò che concorre alla sua realizzazione, comunicazione e vendita (visual merchandising, eventi, allestimenti e show room, riviste, ecc.).
La preparazione richiede l’acquisizione, durante i tre anni di studio, di:
– competenze umanistiche (letteratura italiana anche contemporanea, storia moderna e contemporanea, storia del teatro moderno);
– competenze scientifico-tecnologiche proprie dei settori delle scienze ingegneristiche, (dei materiali utilizzati nei prodotti della moda e degli interni, delle tecniche di prototipazione e ingegnerizzazione del prodotto, delle tecnologie di lavorazione e di processo, dei sistemi economico-produttivi);
– competenze economiche e gestionali (valutazione dei costi, modelli organizzativi e di management, strategia e gestione aziendale);
– conoscenze storico-critiche (relative alla sociologia dei consumi e della moda, alla cultura del tessile e alla sua evoluzione storica, allo studio dell’antropologia, della storia delle arti).
L’orientamento principale del Corso di studi, relativo al design e discipline della moda, si arricchisce quest’anno della possibilità di approfondire il design degli interni.

Descrittori di Dublino: I – Conoscenza e capacità di comprensione

DISEGNO E TECNICHE DEL DESIGN, DELLA MODA E DEL DESIGN DEGLI INTERNI: Tecniche e sistemi di comunicazione, rappresentazione e ideazione della moda, del design degli interni e delle produzioni artistiche, con specifico riferimento al Disegno e al Disegno industriale. DISCIPLINE STORICO-ARTISTICHE: Grazie alle attività formative di questo settore di discipline lo studente acquisirà una conoscenza delle linee fondamentali di progresso della storia dell’arte moderna e contemporanea. DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO: Conoscenza delle linee fondamentali di sviluppo del teatro e dei mezzi audiovisivi, dal punto di vista estetico/linguistico, teorico ed economico/sociale. DISCIPLINE CRITICHE, SEMIOLOGICHE E SOCIO-ANTROPOLOGICHE:Conoscere le tecniche di lettura e di analisi con cui le discipline antropologiche e sociologiche si accostano ai fenomeni culturali, con particolare riferimento alle sfere della moda e del consumo. DISCIPLINE STORICHE: Conoscere la storia moderna e contemporanea anche dal punto di vista letterario, politico, sociale e dei movimenti culturali. DISCIPLINE LINGUISTICHE E LETTERARIE: Maturare una buona conoscenza della lingua italiana e di quella inglese, con particolare riferimento al lessico utilizzato nel mondo della moda; impadronirsi degli strumenti necessari a un’analisi critica del testo letterario. DISCIPLINE ECONOMICHE E GIURIDICHE: Possedere una conoscenza di base dei meccanismi economici e del contesto giuridico in cui essi avvengono.

II – Capacità di applicare conoscenza e comprensione

DISEGNO E TECNICHE DEL DESIGN, DELLA MODA E DEL DESIGN DEGLI INTERNI: Capacità di applicare conoscenza e comprensione – nel gestire ed affrontare in maniera autonoma la comunicazione per la moda ed il design degli interni; – nel rappresentare correttamente e produrre modelli analogici e digitali di prodotti di moda e di arredo ? nella gestione del processo di prototipazione e di produzione del prodotto di moda e del design degli interni. DISCIPLINE STORICO-ARTISTICHE: Lo studente acquisirà una competenza specifica nell’ambito degli studi volti all’analisi storica e critica delle forme artistiche al fine di saper valutare le qualità estetiche e culturali dell’oggetto di moda e di design degli interni. DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO: Saper valutare e progettare con correttezza ed efficacia una campagna pubblicitaria nei suoi aspetti visivi e performativi, secondo le possibilità offerte dall’attuale panorama audiovisivo dell’era della “convergenza”. DISCIPLINE CRITICHE, SEMIOLOGICHE E SOCIO-ANTROPOLOGICHE: Comprendere e interpretare meglio le tendenze dello scenario socio-culturale contemporaneo; progettare, organizzare e gestire eventi culturali e/o legati al mondo del design e del fashion. DISCIPLINE STORICHE: Sviluppare facoltà comunicative alla luce della conoscenza e consapevolezza del quadro storico. DISCIPLINE LINGUISTICHE E LETTERARIE: Acquisire le competenze necessarie a redigere testi in inglese, oltre che in italiano, con particolare riferimento alla sfera editoriale pertinente agli universi del fashion e del design. DISCIPLINE ECONOMICHE E GIURIDICHE: Saper organizzare e gestire un gruppo di lavoro e saper operare nelle aziende con il personale il tutto alla luce della conoscenza del quadro giuridico di riferimento.

III – Autonomia di giudizio

I laureati in Design e discipline della moda conseguiranno un’abilità avanzata ad esercitare un pensiero critico autonomo e capacità di giudizio verso la comunicazione ed ideazione del progetto
sia di moda che di design degli interni; saranno in grado di manipolare, comprendere e giudicare i dati derivanti dalle ricerche di mercato per individuare settori scoperti nei quali collocare nuovi
prodotti di moda e di design degli interni ideati; svilupperanno un’autonoma capacità critica nei confronti della rappresentazione dei prodotti di design. Dovranno, inoltre, essere in grado di utilizzare
gli strumenti informatici e della comunicazione telematica relativamente ai propri ambiti competenza.
Tali obiettivi formativi saranno sottoposti a verifica nell’ambito di laboratori e seminari, e in vista della preparazione della prova finale.

IV – Abilità comunicative

I laureati dovranno:
– possedere adeguate competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione;
– essere in grado di utilizzare correntemente e correttamente metodi e strumenti adeguati di
comunicazione visuale, verbale e scritta;
– rappresentare i contenuti del progetto con gli strumenti tipici del disegno;
– sviluppare abilità di apprendimento basate anche sulla fruizione di materiale informatico relativamente a tutte le discipline incluse nel piano di studi e sapranno realizzare attività tipiche della
professione basate su strumenti informatici (campagne pubblicitarie, ecc.)

V – Capacità di apprendimento

Gli studenti, al termine del corso dovranno:
– aver sviluppato nel proprio percorso formativo le capacità necessarie a approfondire in modo autonomo le proprie conoscenze sia in campo professionale che scientifico;
– essere in grado di aggiornare le proprie conoscenze nei diversi campi di competenze;
– essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;
– aver appreso a gestire e rappresentare il progetto di moda e di design degli interni.

Ingegneria Informatica e dell’Automazione [INIM]

Facoltà di INGEGNERIA

Anno Accademico 2020/2021

Ordinamento INGEGNERIA INFORMATICA E DELL’AUTOMAZIONE
Durata 2 Anni
Crediti 120
Tipo di Corso Corso di Laurea Magistrale
Normativa D.M. 270/2004
Classe di Laurea LM-32 – Classe delle lauree magistrali in Ingegneria informatica
Tipo di Accesso Accesso Libero
Titolo di accesso
Titolo di Scuola Superiore

Status professionale conferito dal titolo

Gli sbocchi professionali per il laureato magistrale in computer and automation engineering sono quelli della progettazione avanzata dei sistemi di controllo automatico di processi complessi; della gestione dei sistemi industriali, della produzione e dei servizi; del progetto di sistemi di controllo in diversi contesti, quali la gestione dell?energia, delle reti di comunicazione e trasporto (smart grids); dello sfruttamento ottimale delle energie alternative, dell?automotive, della meccatronica, dell?aerospazio (embedded systems); del monitoraggio e controllo dell’ambiente; della robotica. In particolare:
– industrie di progettazione e produzione di software
– industrie di progettazione e realizzazione di reti informatiche e telematiche
– industrie di produzioni di beni e/o servizi
– impianti di produzione, trasformazione e distribuzione dell’energia ed in impianti petrolchimici e farmaceutici
– industrie manifatturiere, settori della pubblica amministrazione e imprese di servizi che impiegano sistemi informativi per la gestione e l’automazione dei processi produttivi
– società di ingegneria quali quelle di consulenza o di integrazione di sistemi
– società e enti pubblici di gestione dei servizi (telecomunicazioni, energia, trasporti, ecc.)
– centri di ricerca e sviluppo in ambito pubblico e privato che operino in settori innovativi nell’ambito della ingegneria informatica.
In sintesi il laureato magistrale in ingegneria informatica e dell’automazione potrà trovare impiego in tutte quelle aziende o centri in cui risulti necessario lo sviluppo di funzioni di dimensionamento e realizzazione di architetture complesse, e che richiedono lo sviluppo delle seguenti attività:
– attività di progettazione avanzata, pianificazione, sviluppo e gestione di reti, impianti e sistemi informatici complessi;
– attività di progettazione avanzata di sistemi automatici, di processi e di impianti per l’automazione che integrino componenti informatici, apparati di misure, trasmissione e attuazione;
– attività di ricerca su temi avanzati dell’informatica e dell’automazione;
– attività di formazione avanzata su temi di natura informatica e di automazione.

Tali funzioni progettuali sono necessarie sia nelle imprese manifatturiere o di servizi, sia negli operatori sia nelle amministrazioni pubbliche, sia nella libera professione. La rigorosa impostazione metodologica facilita l’inserimento del laureato magistrale in contesti di ricerca sia di base che applicata, sia presso università e centri di ricerca che presso settori aziendali di ricerca e sviluppo, sia in ambito nazionale che internazionale.

Caratteristiche prova finale

Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica e dell’Automazione si concluderà con un’attività di progettazione, sviluppo o ricerca, svolta in ambito universitario, oppure presso aziende, enti di ricerca o strutture della pubblica amministrazione. La prova finale consiste nella stesura di un elaborato (tesi di laurea) relativo a tale attività e nella sua presentazione e discussione di fronte ad una commissione di Docenti Universitari. Il laureando dovrà dimostrare padronanza dei temi trattati, capacità di operare in modo autonomo, attitudine alla sintesi e capacità di comunicazione.

Titolo di studio rilasciato

Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica e dell?Automazione. Il titolo conseguito appartiene al secondo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale, consente la qualificazione di dottore magistrale e la possibilità di effettuare l?esame di stato per l?accesso all?albo A degli ingegneri.

Obiettivi formativi specifici

Gli obiettivi formativi del ciclo di studi sono quelli di fornire una preparazione con caratteristiche di flessibilità che favoriscano la riconversione fra i molteplici settori applicativi a seguito del progresso delle tecnologie o delle mutate condizioni di lavoro. Per questo il corso fornisce capacità progettuali negli ambiti tecnologici più innovativi dell’ingegneria informatica, così come dell’ingegneria dell’automazione, basata sull’impiego degli strumenti più moderni. Si mira quindi a costruire una figura professionale di alto profilo in grado di utilizzare l’ampio spettro di conoscenze per interpretare, descrivere e risolvere, anche in modo innovativo, problemi dell’ingegneria informatica e dell’ingegneria dell’automazione che richiedono un elevato grado di specializzazione ed eventualmente un approccio interdisciplinare.

I laureati magistrali in ingegneria informatica e dell’automazione devono pertanto:
– progettare, gestire e garantire la sicurezza dei sistemi informatici;
– progettare e sviluppare sistemi e architetture software;
– analizzare le prestazioni e affidabilità e dimensionare impianti e sistemi informatici;
– progettare, sviluppare e gestire applicazioni su sistemi paralleli e distribuiti su media/larga scala, e su sistemi mobili;
– progettare e sviluppare sistemi e applicazioni basate su tecniche di intelligenza artificiale e di elaborazione del linguaggio naturale;
– progettare componenti o interi sistemi di automazione, con particolare riferimento alla progettazione di leggi/strategie di controllo dei processi/sistemi;
– progettare sistemi meccatronici per l’automazione di processi produttivi;
– progettare sistemi robotici per l’industria, i servizi e l’assistenza;
– condurre esperimenti e analizzarne e interpretarne i dati per mezzo di ausili informatici, con il particolare scopo di identificare formalmente un processo/sistema, così da poterlo poi caratterizzare attraverso un modello matematico;
– essere capaci di comprendere l’impatto delle proprie scelte progettuali nel contesto sociale e fisico-ambientale in cui si opera, anche sulla base della conoscenza delle proprie responsabilità professionali ed etiche;
– conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi ed, in particolare, di saper caratterizzare tali aspetti in modo
formale, con riferimento ai contesti contemporanei generali;
– avere capacità relazionali e di lavoro di gruppo, ed avere la capacità di prendere decisioni ben motivate dall’analisi del contesto in cui si opera;
– essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano;
– possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, sia attraverso il proseguimento degli studi mediante corsi di master o
dottorato, sia mediante lo studio individuale su libri e riviste scientifiche del campo.

Descrittori di Dublino: I – Conoscenza e capacità di comprensione

il laureato magistrale in Ingegneria Informatica e dell’Automazione deve conoscere:
– gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base;
– gli aspetti teorico-scientifici dell’ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell’ingegneria informatica e dell’automazione, nella quale devono saper identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi che richiedono un approccio interdisciplinare;
– gli aspetti teorici ed applicativi di settori specifici dell’ingegneria informatica e dell’automazione, con riferimento anche a problematiche di ricerca.
Verranno dapprima approfonditi gli aspetti teorico-scientifici dell’ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell’ingegneria dell’automazione, nella quale devono saper identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi che richiedono un approccio interdisciplinare. Saranno poi sviluppati gli aspetti teorici ed applicativi di settori specifici dell’ingegneria dell’automazione, con riferimento anche a problematiche di ricerca.

Il laureato magistrale avrà una spiccata capacità di studio autonomo, attraverso la lettura non solo di libri di testo universitari ma anche di articoli scientifici del settore e non.
Tali conoscenze e capacità verranno acquisite sia nella frequenza dei corsi istituzionali, sia nello sviluppo della tesi finale, che rappresenta un momento importante per maturare una consapevolezza critica degli ultimi sviluppi nel settore. La tesi finale richiede di norma lo svolgimento di studi e ricerche sia presso i laboratori universitari che presso enti di ricerca o industrie.
A tale scopo, i programmi degli insegnamenti più avanzati del percorso di studi prevedono la presentazione di argomenti e problematiche legate agli sviluppi e alle esigenze più recenti del mercato e della ricerca internazionali. Lo studente acquisirà le conoscenze predette attraverso la frequenza dei corsi teorici, lo studio del materiale didattico indicato o fornito dai docenti, il confronto e il dialogo con i docenti stessi. Le verifiche dell’effettiva comprensione delle materie e della capacità di risoluzione di problemi specifici sarà effettuata attraverso esercitazioni, prove in itinere, esami di profitto scritti e orali.

II – Capacità di applicare conoscenza e comprensione

I laureati magistrali dovranno avere la capacità di risolvere problemi dell’ingegneria informatica e dell’automazione industriale anche di elevata complessità, definiti anche in modo incompleto o che possano presentare specifiche contrastanti. I laureati sapranno analizzare e risolvere problemi in aree nuove ed emergenti della loro specializzazione, quali ad esempio, i sistemi informativi distribuiti, le tecnologie per lo sviluppo di applicazioni Web, la sicurezza dei sistemi informatici, il mobile computing, la robotica, il controllo di processo, la domotica, la gestione di reti distributive. A tale fine, saranno in grado di applicare metodi innovativi nella soluzione dei problemi.
I laureati saranno in grado di risolvere problemi che possono comportare approcci e metodi al di fuori del proprio campo di specializzazione, usando una varietà di metodi numerici, analitici, di modellazione computazionale e di sperimentazione.
I laureati dovranno avere infine la capacità di integrare le conoscenze provenienti da diversi settori e possedere una profonda comprensione delle tecniche applicabili e delle loro limitazioni.
L’impostazione didattica comune a tutti gli insegnamenti, ma in particolare a quelli caratterizzanti, prevede che la formazione teorica sia accompagnata da esemplificazioni, applicazioni, lavori individuali e di gruppo e verifiche che sollecitino la partecipazione attiva, l’attitudine propositiva, la capacità di elaborazione autonoma, di comunicazione dei risultati del lavoro svolto e di generalizzazione delle conoscenze acquisite in modo tale da poter affrontare e risolvere autonomamente i problemi posti dall’innovazione.

III – Autonomia di giudizio

I laureati magistrali in ingegneria informatica e dell’automazione avranno la capacità di analizzare e progettare sistemi complessi, valutando l’impatto delle soluzioni nel contesto applicativo, sia relativamente agli aspetti tecnici che agli aspetti organizzativi. Il laureato magistrale saprà inoltre valutare le implicazioni economiche, sociali ed etiche ad esse associate. La valutazione della capacità dello studente di esprimere giudizi in modo autonomo sarà condotta tramite la stesura di elaborati personali, sia nell’ambito dei singoli moduli che nella prova finale.

IV – Abilità comunicative

I laureati magistrali in ingegneria informatica e dell’automazione saranno in grado di comunicare le soluzioni da essi proposte a interlocutori che operino nello stesso settore ed anche a personale non specializzato, usando di volta in volta le migliori forme di comunicazione scritte ed orali.
Le prove di esame prevedono in molti casi una prova orale durante la quale vengono valutate, oltre alle conoscenze acquisite dallo studente, anche le sue capacità di comunicarle con chiarezza e precisione.
La prova finale, infine, offre allo studente un’ulteriore opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto.
La prova finale prevede infatti la discussione, innanzi ad apposita commissione, di un elaborato, prodotto in autonomia dallo studente con la conseguenza di contribuire a migliorare le sue abilità comunicative. I laureati magistrali in ingegneria informatica e dell’automazione saranno in grado di utilizzare efficacemente una lingua della comunità europea, classicamente la lingua inglese, per lo scambio di informazioni generali e specialistiche nel campo dell’ingegneria dell’informazione.
Per sviluppare le abilità comunicative sia scritte che orali, nell’ambito di alcuni degli insegnamenti maggiormente caratterizzanti il corso di studi, sono previste delle attività seminariali con produzione di report scientifici svolte da gruppi di studenti su argomenti specifici di ciascun insegnamento.

V – Capacità di apprendimento

I laureati magistrali in Ingegneria Informatica e dell’Automazione sono in grado di acquisire in modo autonomo nuove conoscenze di carattere tecnico specializzato dalla letteratura scientifica e tecnica del settore, sia nell’ambito delle metodologie che nell’ambito dei diversi comparti applicativi anche estranei ai propri curriculum di formazione. Tali aree di apprendimento sono sviluppate con gli strumenti didattici moderni (on-line), svolte sia singolarmente che in gruppo.