“Le priorità sono innanzitutto sanità e scuola e sono importanti per due motivi: sono quelli dei servizi pubblici che riguardano tutta la popolazione italiana, dalla culla alla tomba come nel detto del rapporto Beveridge del ’42, in fondo quello è la realizzazione della libertà dal bisogno. Il secondo motivo altrettanto chiaro è perché sanità e scuola sono le voci di spesa più cospicue del bilancio di previsione dello Stato e degli enti pubblici. Tutto il resto viene a notevole distanza, rispetto alla scuola e alla sanità”.
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