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Graduatorie terza fascia ATA, cosa significa stato inclusione “con riserva” e conseguenze

Pubblicate le graduatorie provvisorie di terza fascia ATA, in molte province anche le definitive, gli aspiranti possono vedere lo stato inclusione “con riserva”. Si tratta di una novità di quest’anno e si riferisce agli aspiranti che si sono inseriti in graduatoria senza la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, nuovo titolo di accesso per tutti i profili ad eccezione del profilo del collaboratore scolastico.

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Assunzioni docenti sostegno 2024: grazie a prima fascia GPS assegnati circa 10.000 posti. 1622 da mini call veloce, il 60% in Lombardia. Dati e tabelle

Assunzioni da GPS sostegno: i posti sono stati assegnati prima da GaE e concorsi, poi prima fascia GPS e mini call veloce per l’anno scolastico 2024/25: i posti assegnati sono circa 10.000, di cui 1.622 da mini call veloce sostegno. Le assunzioni, disciplinate dal dm n. 111 del 6 giugno 2024, hanno interessato gli aspiranti inseriti a pieno titolo nella prima fascia della GPS sostegno, che hanno richiesto l’attribuzione dei posti residui dopo lo scorrimento di GaE e concorsi.

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Da un’età minima, al fenomeno “baby influencer”, al gaming retribuito: DDL al Senato (in esame) per la tutela dei minori nel digitale

È in corso di esame presso l’Ottava Commissione del Senato (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica), il DDL “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale”, presentato su iniziativa dei senatori Mennuni, Malpezzi, Cantù, Ternullo, Unterberger, Ambrogio, Cosenza, Craxi, Delrio, Farolfi, Leonardi, Melchiorre, Paganella, Pucciarelli, Spinelli, De Priamo, Scurria, Sigismondi, Fazzone, Gelmetti, Russo, Petrenga, Liris e Berrino. Il provvedimento interessa l’utilizzo del digitale nei bambini e adolescenti e la necessità di una regolamentazione per la tutela dei minori, senza ostacolare la trasformazione digitale del Paese.

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Supplenze docenti 2024: tornano all’ufficio Scolastico i posti di chi ha rinunciato alla presa di servizio del 2 settembre, disponibili per il prossimo turno

Ieri 2 settembre 2024 è stato il giorno della presa di servizio dell’anno scolastico 2024/25 per migliaia di docenti assunti a tempo indeterminato, determinato finalizzato al ruolo e determinato con nomina al 31 agosto o 30 giugno 2025. Inevitabilmente, ci saranno state anche delle rinunce soprattutto per le supplenze.

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Sostegno, Valditara: “L’obiettivo è aumentare il numero di docenti specializzati per poi trasformare gradualmente i posti in deroga in posti di organico di diritto”

“Il numero degli alunni con disabilità negli ultimi dieci anni è salito moltissimo, e quindi è salito il numero delle cattedre in deroga. Nel contempo le università non hanno specializzato un numero adeguato di docenti di sostegno su tutto il territorio nazionale, e il requisito della specializzazione è necessario per l’assunzione in ruolo”.

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Il corso riservato ai docenti di scuola media per educare alle differenze: “Il rispetto attraverso i libri”

“Voltiamo pagina” è un progetto di formazione organizzato dalla Casa della donna e rivolto ai docenti delle scuole secondarie di primo grado. L’obiettivo del corso è combattere gli stereotipi di genere tramite la formazione e la conoscenza di bibliografie specifiche.

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Casio presenta la nuova offerta formativa 2024/25

È tutto pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico!Casio Educational si pone a fianco di scuole, docenti e studenti per supportare l’insegnamento delle materie scientifiche con un ricco programma di iniziative e risorse disponibili gratuitamente su casio-edu.it: più di 100 webinar organizzati durante l’anno, oltre 600 materiali didattici scaricabili e tanti altri strumenti utili per […]

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A rischio assistenza scolastica per bambini e adolescenti con autismo. Non previsto obbligo educatori esperti in Aba

A rischio la giusta assistenza scolastica per gli allievi con autismo. Secondi i dati ISTAT sono stati 107.000 nell’anno scolastico 2022-2023,  quest’anno la corte degli interessati sarà assai maggiore. I decreti di riparto dei 224 milioni del  Fondo inclusione delle persone con disabilità destinati al potenziamento dei servizi di assistenza scolastica all’autonomia e alla comunicazione, non specificano infatti  che devono essere disponibili educatori esperti di strategie basate su ABA (Applied Behavior Analysis), come obbligano i LEA. Gli allievi con autismo non avranno così una assistenza adeguata ma generica,  dunque spesso inutile, con grande spreco di risorse pubbliche.  Vale ricordare che il totale delle risorse pubbliche impegnate da Governo, Regioni e Comuni, supera abbondantemente un miliardo.

Lo denuncia Angsa (Associazione nazionale genitori di persone con autismo) che in una lettera inviata nei giorni scorsi alla Presidenza del Consiglio ed a tutti i ministeri coinvolti chiede “l’emissione di una nota interpretativa indirizzata agli enti attuatori, per obbligare a inserire nei bandi la normativa specifica per le disabilità mentali, da assistere ciascuna con la propria specificità, proprio come già avviene per le disabilità sensoriali, come i sordi, che vengono assistiti da Assistenti all’autonomia e alla comunicazione, esperti sul metodo scelto dai genitori fra quelli approvati”.  E’ impensabile che tutti gli educatori possano essere esperti in tutte le disabilità. 

Nella lettera Angsa spiega che l’emissione della nota interpretativa è urgente e indispensabile in quanto da anni il Ministero riceve e non accoglie le  sollecitazioni delle  associazioni come A.P.R.I: “I due decreti di ripartizione dei fondi- è scritto nella lettera –  nulla dicono sulle modalità di assegnazione degli appalti da parte di Regione ed Enti locali e ciò avrà una ricaduta su tutti questi servizi scolastici che comportano una spesa annuale per la finanza pubblica che è stata stimata in oltre 1 miliardo, dato che ai 224 milioni si aggiungono quattro volte tanto di finanziamenti locali, per i 68.000 AEC in funzione. Emerge pertanto che i servizi erogati per gli allievi con autismo, pur costando molte risorse, potranno comunque non rispondere ai dettami normativi ed in particolare non garantiranno il diritto inviolabile all’educazione, all’istruzione e alla salute”.

La lettera firmata dal Presidente Angsa Nazionale Giovanni Marino sottolinea, perché si tenga nel debito conto i contenuti della sentenza del Consiglio di Stato sez. III, 6 ottobre 2023, n. 8708, che oltre a stabilire che il trattamento ABA (Applied Behavior Analysis) rientra a pieno titolo nei LEA, ha confermato che trattasi  di prestazione sociosanitaria ad elevata integrazione sanitaria che deve essere erogata a scuola, in famiglia e in tutti gli ambienti naturali di vita della persona con autismo. Pertanto, gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, devono essere formati in una strategia basata su ABA, perché possano concorrere alla continuità del progetto abilitativo dell’allievo, che trascorre nella scuola la maggior parte del tempo utile per l’educazione speciale. “Diversamente – conclude Marino – si sprecheranno ingenti risorse, migliaia di bambini e ragazzi resteranno senza adeguata assistenza e le famiglie saranno lasciate sole”.

Annalisa

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