“Girando per l’Italia o sui social molti cittadini ci chiedono di mobilitarci contro le politiche di questo governo. Ecco abbiamo deciso di farlo: sabato pomeriggio prossimo 7 dicembre dalle 14:30 in poi saremo sotto il ministero dell’istruzione a Roma per un sit-in di protesta contro le politiche che riguardano tutto il settore dell’istruzione. Venite con noi, aiutateci, partecipate perché abbiamo bisogno di contrastare questa legge finanziaria che non ci piace.” Lo afferma Elisabetta Piccolotti di Avs in un videoappello su Instagram.
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Gino Cecchettin, padre di Giulia, la giovane vittima di femminicidio, ha incontrato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara all’indomani della condanna all’ergastolo di Filippo Turetta.
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Un diciottenne studente e tiktoker, con oltre 7 mila follower, sta conquistando l’attenzione del web con la sua divulgazione filosofica rivolta principalmente agli studenti.
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Il trattenimento un anno in più per i bambini alla scuola dell’infanzia, rinviando l’iscrizione alla prima classe della scuola primaria, è possibile solo in casi eccezionali e con documenti che ne attestino la necessità. Lo ricorda l’USR Lombardia con nota del 3 dicembre, riprendendo la circolare ministeriale sulle iscrizioni all’anno scolastico 2025/26.
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Esprimiamo forte delusione per il mancato inserimento delle terapie psico educative basate sull’analisi applicata del comportamento (Applied Behavior Analysis, in sigla ABA) nel nuovo Decreto Tariffe per la specialistica ambulatoriale compresa nei Livelli Essenziali di Assistenza.
Lo scorso 14 novembre 2024 è stata approvata in Conferenza Stato-Regioni l’intesa sul nuovo decreto del Ministero della Salute, di concerto con il MEF, che modifica il DM 23 giugno 2023 “Definizione delle tariffe dell’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica” ma licenzia un documento che dopo i lunghissimi anni impiegati per l’elaborazione nasce senza tenere conto dei diritti dei bambini e delle persone con autismo.
Questo diritto agli interventi basati sull’ABA si poggia su: la Linea guida n.21 del 2011 “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti”, confermata senza modificazioni nel 2015, sulla base delle ricerche scientifiche
condotte fino alla data, Le Linee di indirizzo del 2012, l’art.60 dei Livelli Essenziali di Assistenza del gennaio 2017, che ha ribadito il diritto sancito dalla Legge 134 del 2015 “alle prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche”. e che ha prescritto alla Conferenza unificata di aggiornare le Linee di indirizzo del
2012 entro 120 giorni, le nuove Linee di indirizzo, pubblicate il 10 maggio 2018 (ben oltre i mesi concessi), che hanno aggiornato senza smentirle quelle del 2012, che davano precise indicazioni sulle modalità degli interventi.
Altri 4 anni sono trascorsi invano e a questi diritti non è stato dato seguito nel Decreto Tariffe del Novembre 2024, che non nomina neppure una volta gli interventi basati sull’ABA.
Abbiamo a più riprese espresso l’esigenza dell’inserimento dei trattamenti basati sull’ABA nel nomenclatore tariffario ma le nostre richieste non sono mai state prese in considerazione. Questo inserimento non è più procrastinabile, anche per la sentenza del Consiglio di Stato sez. III, 6 ottobre 2023, n. 8708 che ne ha stabilito la piena esigibilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La “Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’;appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale” ha disatteso anche le indicazioni dei parlamentari che in data 3 marzo 2022 avevano approvato all’unanimità le due mozioni concernenti iniziative per la diagnosi e la cura dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età (mozione 1-00543 prima firmataria On.Villani e mozione 1-00597 primo firmatario On.Lollobrigida).
Neppure è stata accolta, come già denunciato dalla Società Italiana di Genetica Umana (SIGU), la richiesta appoggiata da ANGSA e da A.P.R.I., di inserimento di test completi per esaminare a “pacchetto” (cioè a tappeto) le condizioni biochimiche e genetiche utili per giungere alla diagnosi eziologica, rispettando il primo diritto dei genitori che rappresentano il bambino con disturbi del neurosviluppo di origine sconosciuta, quello di conoscere l’eziologia, se è possibile allo stato della scienza, che progredisce sempre più in questo campo.
Invitiamo, pertanto, il Ministero della Salute a prendersi carico di questa grave carenza, nell’interesse esclusivo di bambini, adolescenti e adulti con autismo e delle loro famiglie.
ANGSA, Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo
Si associano:
FISH, Federazione Italiana Superamento Handicap
FAND, Federazione tra le associazioni delle persone con disabilità
ANFFAS, Associazione Nazionale Famiglie e Persone con Disabilità Intelettive e Disturbi del Neurosviluppo
A.P.R.I. , Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale
AIAMC, Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva
AARBA, Association for the Advancement of Radical Behavior Analysis
Nel complesso i pensionamenti nella scuola previsti per il 2025, secondo fonti ministeriali, saranno 38.665, di cui 10.404 del personale ATA. si tratta di un numero superiore rispetto al 2024, che aveva visto, invece, 9.154 pensionamenti.
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In merito alla proposta di legge sull’autismo recentemente presentata dal Pd, Angsa è concettualmente d’accordo. Può essere utile per aggiornare e migliorare l’applicazione della legge 134. Singolare però che proprio Angsa, associazione storica formata da genitori e famiglie di persone con autismo, non sia stata coinvolta, nonostante che la stessa legge 134 sia stata scritta in stretto contatto con Angsa mentre il PD era al Governo.
E’ un vulnus evidente del processo partecipativo che non possiamo non sottolineare.
Della proposta condividiamo l’impianto generale, salvo il contenuto dell’Art 8 che è stato scritto da chi non conosce le responsabilità del Governo centrale e quello delle Regioni e soprattutto non sa di Regolamenti di Accreditamento. Il personale presente nei Servizi è infatti regolato specificamente da specifici requisiti organizzativi ed è sbagliato affermare che non sia qualificato. Bisognerebbe invece preoccuparsi di sottolineare che non è disponibile sul mercato del lavoro a causa del numero chiuso dei corsi di laurea specialistica, ed altresì preoccuparsi del criterio di incentivazione ridotto ai minimi termini: un terapista della riabilitazione psichiatrica dopo un corso di laurea di 5 anni percepisce uno stipendio di 100 euro di più al mese rispetto agli OSS.
Qualora fosse approvata la proposta produrrebbe certo un miglioramento della parte normativa ed i fondi previsti garantirebbero meglio, apparentemente, la nascita dei servizi previsti.
Ma solo in teoria, purtroppo. E’ noto a tutti che qualsiasi legge in ambito sanitario deve sempre fare i conti con l’autonomia delle Regioni , le diverse interpretazioni e applicazioni. In questo contesto le somme previste invece di essere un valore aggiunto rischiano di tramutarsi in un limite invalicabile oltre il quale non saranno offerti ulteriori servizi.
La 134 ha imposto invece che l’autismo sia inserito nei LEA e l’art 60 del relativo Dpcm non prevede l’assegnazione di un budget dedicato perchè non si finanziano singolarmente i Lea ma si aggiorna di conseguenza il fondo sanitario nazionale ogni volta che vengono emanare nuovi LEA. Per leggere compiutamente la portata dell’impatto nei LEA bisogna rifarsi alle Linee di Indirizzo ( aggiornate nel maggio del 2018 ) perché è proprio questo documento che da significato ai LEA per l’autismo.
Peccato non essere stati coinvolti, avremmo evidenziato lo spirito della 134 che questa proposta non ha saputo cogliere e valorizzare: i LEA.
L’impressione è che chi ha scritto il testo non abbia mai letto le Linee di Indirizzo.
Per questo restiamo sempre disponibili ad un confronto che sappiamo potrà essere fertile di utili suggerimenti e dunque contiamo di essere almeno auditi.
Giovanni Marino
Presidente Angsa Nazionale
inviato dalla docente Valentina Iorizzo – “Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra?” La condizione contemporanea del docente, giorno dopo giorno, affievolisce la sua centralità e con sé abbandona l’antica e desueta autorevolezza.
L’articolo Stipendio insegnanti dicembre 2024: tredicesima a picco, troppo lontana dal carico di lavoro e responsabilità. Lettera sembra essere il primo su Orizzonte Scuola Notizie.
Al Ministero incontro sul “decreto continuità” che ha stabilito i criteri di utilizzo dei 30 milioni di euro del “Fondo per la valorizzazione dei docenti”. Il Decreto sulla ripartizione dei fondi del personale docente che garantisce la continuità didattica, ai sensi dell’art. 1, comma 593-bis della Legge 205/2017 è alla firma del Ministro
L’articolo 30 milioni di euro ai docenti che non hanno fatto domanda di mobilità. Quali i criteri di assegnazione. Decreto pronto sembra essere il primo su Orizzonte Scuola Notizie.
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