inviata da Marco Comella – Da tanto tempo ritengo che le fasi dei tre passaggi che scandiscono l’assegnazione dei posti nelle domande di trasferimento, nascondano un malcelato interesse affinché noi insegnanti meridionali operativi al Nord possiamo garantire la didattica in una zona geografica in cui insegnare non è una professione appetibile, con la conseguente penuria di personale docente autoctono: basterebbe equiparare i nostri stipendi ai parametri europei per ovviare a questo annoso problema.

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