“Non ha senso aspettarsi che imposizioni di questo tipo vengano rispettate: i ragazzi ti fregano in un attimo. A che cosa è servito vietare il fumo sotto i 18 anni? Le proibizioni chiamano trasgressioni e l’adolescente deve imparare a trasgredire senza farsi male. E poi un cellulare non è cocaina, il mio non è un invito a drogare le nuove generazioni ma a prenderle per mano”.
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