La legge sulla mototerapia approvata dalla Camera dei Deputati nei giorni scorsi crea perplessità e sconcerto. Non ci pare questo il bisogno più urgente per garantire ai nostri figli diritti e cure necessarie. Non abbiamo bisogno di moto in corsia ma che siano garantiti i Livelli essenziali di assistenza, il rispetto delle linee guida riconosciute dalla ricerca scientifica e non di leggi “passatempo”. Nel testo di dice che la moto terapia dovrà essere introdotta entro sei mesi ma a “invarianza” di bilancio. I soldi vanno trovati tra quelli già scarsi stanziati per la sanità, si dovranno dunque tagliare risorse da servizi essenziali per far spazio al “freestyle motocross therapy”, modalità di cura che non ha alcuna validazione scientifica. Così si ottiene un solo risultato: aumentare la confusione su cosa è prioritario e utile e cosa non lo è.